ChatGpt, il chatbot che sa quasi tutto sviluppato da OpenAI, ha aperto la corsa all’IA cosiddetta “conversazionale”.
Se i big dell’hi-tech, da Google a Microsoft, hanno annunciato i loro progetti per integrare l’IA in prossimi software, c’è già un’app che utilizza ChatGpt per un fine specifico: far incontrare le persone.
OkCupid, una delle più famose applicazioni per il “dating”, gli incontri, ha infatti confermato di aver usato il chatbot per creare le domande a cui due pretendenti dovrebbero rispondere per migliorare la corrispondenza tra i profili e aumentare il “successo” di una relazione.
Come spiegato da Michael Kaye di OkCupid al sito di Mashable, ChatGpt ha individuato sei domande fondamentali su cui si dovrebbe basare il primo approccio ad una relazione sul social: sei più introverso o estroverso? Sei una persona mattiniera o notturna? Qual è il tuo modo preferito di trascorrere un fine settimana? Cosa apprezzi di più in un partner? Come fai a sapere quando portare una relazione al livello successivo? Come riesci a bilanciare le tue esigenze con quelle del tuo partner in una relazione? Secondo il manager, gli utenti che usano queste domande possono ottenere circa il 40% di corrispondenze migliori su OkCupid, rispetto a chi invece sceglie altri quesiti. “Il chatbot di OpenAI ha scritto queste domande per noi – ha sottolineato Kaye a Mashable – che ora andranno a ottimizzare il nostro algoritmo”.
OkCupid non è la sola app di incontri ad aver scoperto l’utilità dei chatbot. A dicembre, il Wall Street Journal riportava la notizia di Anthony Rivera, sviluppatore che aveva organizzato un appuntamento usando solo frasi a effetto generate direttamente da Chat Gpt. C’è persino una startup, Keys AI, che lanciato un’app che può gestire in autonomia le conversazioni su Tindr, Bumble, Grindr e Hinge.