E’ il Global Accessibility Awareness Day, giornata di sensibilizzazione sull’accesso e l’inclusione delle nuove tecnologie. La prima edizione si è tenuta a maggio 2012 su volontà di Joe Devon e Jennison Asuncion, e da allora viene organizzata ogni terzo giovedì di maggio. Lo scorso anno è stata creata la GAAD Foundation con l’obiettivo di considerare l’accessibilità come requisito fondamentale della tecnologia e del mondo digitale. Secondo l’associazione più di un miliardo di persone oggi vivono con disabilità o menomazioni.
“Una ricorrenza annuale nata per sensibilizzare chi si occupa di sistemi digitali sul tema dell’accessibilità e della disabilità. Il confronto con le persone con disabilità è fondamentale per migliorare la qualità della vita delle persone e supportare l’accesso e l’utilizzo delle tecnologie digitali nella vita quotidiana di tutti – afferma la ministra alle Disabilità Alessandra Locatelli su Facebook – Lo sviluppo di nuove tecnologie favorisce l’inclusione offrendo maggiori opportunità di comunicare, lavorare e partecipare alla vita sociale. Le tecnologie sono avanzate velocemente nel corso del tempo ed è sempre importante sostenere ricerca e sviluppo per l’#accessibilità, e anche rendere sempre più disponibile, capillare e possibile l’utilizzo delle tecnologie inclusive su tutto il nostro territorio”.
Tante le aziende tecnologiche scese in campo negli anni per favorire l’inclusione di persone con disabilità di diverso tipo, motorie e uditive.
Apple, ad esempio, sta elaborando una funzionalità in grado di ridare la voce a chi la sta perdendo: la clona registrando soli 15 minuti di audio per poi riprodurla nel modo più fedele possibile. Sempre Cupertino ha reso possibile, anche in Italia, contattare il suo negozio digitale o l’assistenza con la lingua dei segni. Google sfrutta l’IA e la fotocamera del telefono per aiutare le persone ipovedenti o non vedenti: mediante un’app legge il mondo che ci circonda, spiegando agli utenti cosa hanno intorno; e dal 2020 permette di attivare sulle sue mappe la funzione dei luoghi accessibili in sedia a rotelle, sono incluse oltre 40 milioni di attività in tutto il mondo. Microsoft ha invece lanciato un Inclusive Tech Lab, avvalendosi del contributo delle persone con disabilità direttamente nella fase di progettazione di software e accessori: ha integrato nel suo browser un insieme di strumenti come la descrizione automatica delle immagini e nel suo sistema operativo i comandi vocali. Amazon, infine, ha reso disponibili i gesti su alcuni dispositivi smart: si può disattivare un timer e le sveglie semplicemente con movimenti delle mani, senza dover utilizzare la voce o toccare lo schermo.