Giunge alla seconda generazione la tecnologia utilizzata da ZTE per sistemare la fotocamera per i selfie sotto lo schermo: a sentire le parole dell’azienda sul nuovo Axon 30 sono stati risolti i problemi che affliggevano il predecessore, che determinavano scatti dalla qualità discutibile e lasciavano intravedere ad occhio nudo la fotocamera sotto il pannello.
Insomma, ZTE Axon 30 sarebbe il primo “vero” smartphone del futuro, con un display ininterrotto per davvero ed una fotocamera invisibile in grado di fare il suo lavoro in maniera egregia. Un progresso, quello dalla prima alla seconda generazione, per ottenere il quale è servito vincere diverse sfide: ZTE ha raddoppiato la densità dei pixel dell’area sotto cui giace la fotocamera per i selfie ma per non ridurre la quantità di luce destinata al sensore ha dovuto al contempo affidarsi a sette strati ad alta permeabilità e a tre tecniche di lavorazione diverse. Se il tentativo è davvero quello giusto lo dirà il mercato, ma non mancano le premesse per far sì che ZTE Axon 30 sia il primo smartphone con una soluzione valida e credibile per avere la fotocamera sotto lo schermo.
ZTE Axon 30, caratteristiche tecniche
Impossibile non partire proprio dal display nella descrizione di ZTE Axon 30, che adotta un pannello OLED Full HD+ da 6,92 pollici con frequenza di aggiornamento di 120 Hz e di campionamento del touch di 360 Hz, ed in grado di coprire il 100% dello spazio colore DCI-P3. Oltre ad integrare la fotocamera, il display contiene anche il lettore di impronte digitali.
In “sala macchine” c’è il chip Snapdragon 870 di Qualcomm, una revisione ulteriormente ottimizzata e potenziata dello Snapdragon 865, il top di gamma del 2020: si tratta di un octa core da 3,2 GHz di frequenza massima con la GPU Adreno 650, da 6 fino a 12 GB di RAM e 128 o 256 GB di memoria interna. C’è un sistema di raffreddamento “triple ice” che aiuta a tenere sotto controllo le temperature durante i processi più impegnativi.
La fotocamera nascosta dallo schermo è da 16 megapixel con apertura f/2.0 e pixel grandi 2,24 um, ma per offrire risultati migliori e minimizzare quindi l’innegabile svantaggio di un minore afflusso di luce al sensore ZTE ha optato per il pixel binning, tecnologia software che “fonde” 4 pixel in 1 per ottenere una foto meno risoluta ma più luminosa.
Sulla superficie opposta c’è un gruppo fotocamere composto da quattro sensori: il principale è da 64 megapixel f/1.79, ci sono poi una ultra grandangolare da 8 megapixel, un sensore macro da 5 megapixel e infine un sensore per la rilevazione della profondità di campo da 2 megapixel.
Nutrito il comparto connettività che annovera, tra le altre cose, il supporto alle reti 5G, NFC, Bluetooth 5.1, Wi-Fi ac a doppia banda e GPS. Da 4.200 mAh la batteria di Axon 30, con supporto alla ricarica rapida con potenza massima di 55 watt. L’interfaccia utente è la MyOS 11 basata su Android 11.
ZTE Axon 30, disponibilità e prezzi
ZTE Axon 30 arriva in due colorazioni, Black e Green. La variante da 6+128 GB costa in Cina l’equivalente di 286 euro mentre quella al top con 12+256 GB l’equivalente di 403 euro.
ZTE Axon 30 arriverà in Europa anche se non si sa in che tempi ed a che prezzi. Certo non quelli cinesi convertiti in euro: per via dei costi della distribuzione e delle tasse i prezzi saranno più elevati.
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