Apple pone fine all’era degli iPod che ha cambiato il modo di fruire la musica, ora domina lo streaming.
Come riportato da alcuni media statunitensi e poi ufficializzato dalla stessa azienda di Cupertino, le fabbriche di Apple non produrranno più nuovi iPod, nello specifico i modelli Touch di ultima generazione.
Il sito italiano presenta già la scritta “fino a esaurimento scorte”. Le decisione nelle parole del Senior Vice President Worldwide Marketing di Apple, Greg Joswiak, che ha reso un ultimo tributo alla storia del prodotto sottolineando che oramai l’esperienza musicale si può vivere sugli altri dispositivi della casa come iPhone, Apple Watch, HomePod mini e i computer Mac.
Nel 2021 l’iPod ha compiuto 20 anni, nel corso dei quali la fruizione della musica è cambiata radicalmente grazie alle piattaforme di streaming come Spotify e la stessa Apple Music.
Il 23 ottobre 2001 Steve Jobs scriveva il primo capitolo del famoso gadget, svelandone la prima versione. Apple afferma che “lo spirito dell’iPod sopravviverà” in tutti i suoi progetti futuri. Da quando ha introdotto l’iPod nel 2001, il colosso ne ha venduti circa 450 milioni, secondo Loup Ventures, una società di venture capital specializzata in tecnologia. L’anno scorso, Apple ha spedito circa tre milioni di iPod, una frazione dei circa 250 milioni di iPhone. L’ultimo aggiornamento del lettore musicale, divenuto una sorta di smartphone senza la parte telefonica, è avvenuto nel 2019. “La musica è sempre stata parte integrante di Apple, e portarla a centinaia di milioni di utenti come abbiamo fatto con iPod ha avuto un impatto che ha scavalcato i confini dell’industria musicale, ridefinendo il modo con cui la musica viene scoperta, ascoltata e condivisa” ha sentenziato Joswiak.