Tim Cook ha dato il via alla Worldwide Developer Conference 2022, la conferenza di Apple dedicata agli sviluppatori.
L’amministratore delegato del colosso americano ha ricordato gli sforzi della compagnia verso l’inclusione di donne e minoranze nel complesso mondo degli sviluppatori.
“La tecnologia deve essere fonte di ispirazione per tutti”. Nell’ultimo anno, Apple ha aumentato gli sforzi per incentivare la formazione delle donne sia negli Stati Uniti che all’estero, ad esempio in Arabia Saudita, puntando sul contatto tra i formatori dell’azienda e gli ex studenti delle università partner di Cupertino. “Abbiamo appena aperto il nostro nuovissimo centro per sviluppatori di fronte all’Apple Park – ha spiegato Cook – dove i ragazzi possono interagire con i nostri ingegneri”. Ad oggi, sono circa 34 milioni gli sviluppatori che lavorano su piattaforme Apple, in primis per dispositivi mobili, dall’iPhone all’iPad. “L’obiettivo è adesso spingere ulteriormente le opportunità che il nostro ambiente offre, sia per gli sviluppatori che i consumatori”. La presentazione di Tim Cook, così come i più recenti keynote di Apple, è stata registrata nei pressi dell’Apple Park di Cupertino, stessa location dove una manciata di sviluppatori, selezionati online, parteciperanno dal vivo alle sessioni dedicate alle novità per iOS, iPadOs e gli altri sistemi operativi dell’azienda. Si tratta, dopo tre anni di limitazioni dovute alla pandemia, di una sorta di ritorno alla normalità per un evento dal vivo, seppur in forma ridotta e controllata. Per la prima volta, tutti gli approfondimenti della Mela per i “developer” si potranno seguire gratuitamente su internet, previa registrazione.
L’evento è l’occasione per mostrare le novità dei suoi sistemi operativi, in particolare iOS16 per iPhone. Nel prossimo aggiornamento autunnale ci sarà la funzione Safety check, per aumentare la sicurezza sulle informazioni sensibili degli utenti. Si tratta di una nuova voce all’interno del menu con cui disabilitare in modo rapido le condivisioni di dati con amici e applicazioni. Come spiegato dall’azienda, vuole dare un modo alle persone di proteggere la loro vita personale in maniera veloce, con un singolo clic. Nelle impostazioni dell’iPhone si avrà dunque un tasto per revocare tutti i collegamenti condivisi con una persona, tra cui la posizione del telefono o i link alle foto salvate sul cloud. La stessa operazione interesserà le singole applicazioni e gli accessi ai dati sensibili attivati in precedenza, spesso senza pensarci. Novità anche per i messaggi che si potranno cancellare una volta inviati e per la dettatura che si potrà fare anche a tastiera aperta. iOS 16 punta maggiormente sulla personalizzazione. La novità è una schermata di blocco rinnovata, dove arrivano maggiori informazioni sulle applicazioni preferite. Non si tratta propriamente della funzionalità ‘always on’ di cui si era parlato nei giorni scorsi, ossia di uno schermo sempre accesso che mostra sempre informazioni primarie come accade per molti Android, ma comunque di un passo verso una maggiore integrazione tra vari servizi. Novità anche per il riconoscimento del testo sullo smartphone, che consentirà ad iOS di individuare il testo in una foto per poterlo copiare e incollarlo altrove. Sempre in tema foto, ecco una funzione per selezionare un singolo soggetto in un’immagine per isolarlo e usarlo in altre applicazioni, come in iMessagge, la piattaforma per messaggi di Apple. iOS 16 espanderà anche SharePlay allo stesso iMessage, in modo che gli utenti possano guardare o ascoltare i contenuti multimediali contemporaneamente, fermandosi e ricominciando dallo stesso punto. Una nuova opzione, per ora attiva negli Stati Uniti, permetterà ai consumatori di acquistare prodotti o servizi tramite Apple Pay e pagare in forma rateale. Si chiama Apple Pay Later e, tramite accordi con i venditori, darà l’opportunità agli utenti di eseguire pagamenti in quattro rate senza interessi.
Con una certa sorpresa tra i partecipanti della conferenza per sviluppatori, Wwdc 2022, Apple ha svelato la nuova versione di CarPlay. Il sistema di infotainment per auto, che trasforma il computer di bordo dei veicoli supportati in un piccolo smartphone in movimento, si adatta adesso anche agli schermi panoramici, per offrire molte più informazioni e funzioni. Un preludio a quella che potrebbe essere la Apple Car. Le prime automobili compatibili con il nuovo CarPlay saranno annunciati nel corso del 2023, estendendo il ruolo della Mela in settori tecnologici differenti. Per consentire alla piattaforma concorrente di Android Auto di restituire un potenziale maggiore in quanto a informazioni e accesso ai dati del veicolo, i costruttori dovranno lavorare a stretto contatto con Apple, anche in termini di lettura dei parametri delle automobili. In questo modo, CarPlay potrà visualizzare non solo icone dedicate all’intrattenimento o alle mappe e parti telefonica ma anche dati più critici, come la velocità, l’attivazione del condizionamento ma anche la gestione di tergicristalli e finestrini. Una serie di integrazioni che, di fatto, rendono la Apple Car già presente, almeno dal punto di vista del software. I marchi che hanno già stretto accordi con Cupertino sono oltre una decina tra cui Land Rover, Nissan, Audi e Ford, con altri a seguire.
Si aggiorna anche watchOS 9, il sistema operativo per l’Apple Watch che include più quadranti personalizzabili, miglioramenti all’app Allenamento, l’analisi delle fasi del sonno, la funzione “Cronologia fibrillazione atriale” e l’app Farmaci che aiuta a gestire e monitorare l’assunzione di medicinali, vitamine e integratori consentendo di creare elenchi, impostare orari e promemoria, e consultare le informazioni sui farmaci nell’app Salute.
Nell’anno della carenza dei semiconduttori, Apple ha deciso di puntare maggiormente sulla produzione casalinga per staccarsi dai fornitori. Gli ingegneri del colosso americano hanno dunque presentato M2, la nuova generazione di processori con il 18% di potenza in più della famiglia precedente, mantenendo le stesse dimensioni del chip attuale. Ciò è reso possibile da un sistema di produzione che riesce a posizionare, l’uno sopra l’altro, i chip per aumentare la potenza preservando la batteria. M2 riesce a ottenere il 40% di operazioni in più, al secondo, rispetto a M1. Il primo dispositivo a beneficiare di tale novità è il MacBook Air 2022, completamente ridisegnato nelle forme e colori. La prima caratteristica che salta all’occhio è la presenza del notch, ovvero la tacca superiore che racchiude la fotocamera. La tastiera è nera, con sensore di riconoscimento delle impronte e nuovo motore di force touch, il sistema con cui Apple ‘simula’ la doppia pressione sull’area di touchpad per accedere a menu ulteriori sia in app proprietarie che di terze parti. Quattro le versioni disponibili, da nero a oro, grigio scuro o chiaro. Torna la porta MagSafe per un collegamento veloce con gli accessori. La batteria promette 18 ore di autonomia, nonostante lo schermo sia migliorato, arrivando a 1 miliardo di colori. Il passaggio al chip M2 interessa anche il MacBook Pro, che dal mese prossimo porterà prestazioni rinnovate al comparto dei notebook più potenti del marchio, notoriamente indirizzati a professionisti e creativi digitali. A bordo dei portatili la nuova versione di macOs, chiamata Ventura. Arriverà in autunno, insieme ad iOs 16, e prevede un sistema di gestione delle finestre ottimizzato, per mostrare un colpo d’occhio più chiaro su tutte le app aperte.Tra le novità c’è Continuity per Fotocamera: si potrà usare l’iPhone come una webcam con un altro dispositivo Apple, con tanto di supporto dedicato da agganciare al retro del Mac.
Il nuovo iPadOS 16, in arrivo in autunno insieme agli altri aggiornamenti software di Apple, cerca di avvicinare ulteriormente l’uso dell’iPad a quello dei Mac. Lo fa con funzionalità dedicate alla collaborazione, sia su app di editing di testo che di grafica. Un cambiamento interessante è l’opportunità di utilizzare parte della memoria di archiviazione del tablet per aumentare le prestazioni del sistema, fino ad un massimo di 16 GB. Si tratta di un’opzione che, secondo Apple, farà molto comodo ai creativi digitali che passano molto tempo su app per creazione di foto e video. Una gestione migliore del multitasking rende più semplice passare da una finestra all’altra, tra le applicazioni aperte, per affiancarle e disporle come meglio si crede sulla visualizzazione principale. Una volta che iPad e Mac si aggiorneranno ai software in autunno, gli utenti potranno spostare testi, foto e persino appunti di note tra i dispositivi, sfruttando il collegamento istantaneo.
Infine, un’altra funzione in comune tra tablet e computer è Passkeys, che farà dimenticare la necessità di inserire nomi utente e password sui siti e app personali sostituendo le chiavi alfanumeriche con la lettura delle impronte o del volte, tramite Touch Id e Face Id, creando stringhe crittografie che né Apple né gli sviluppatori potranno mai leggere, essendo conservate esclusivamente sui device.