Finisce l’era di Internet Explorer, il popolare browser di Microsoft.
Dal 15 giugno, il software di navigazione web viene eliminato del tutto e sostituito da Edge, il successore lanciato esattamente due anni fa.
Il colosso di Redmond ha pubblicato quallche settimana fa un nuovo articolo in cui ha ricordato le tempistiche già decise per Explorer, un programma che, per la compagnia, non è più al passo coi tempi, poco sicuro e non in grado di supportare molti dei siti realizzati con tecnologie moderne. Secondo gli ultimi dati di Stat Counter, che analizza anche il mercato dei browser web, Internet Explorer è utilizzato dallo 0,47% di tutti gli utenti mentre all’apice opposto c’è Chrome di Google, scelto dal 62,78% dei navigatori.
La versione corrente del software di Microsoft, numero 11, non riceverà più alcun supporto ufficiale da parte della casa madre e in una fase successiva determinerà un indirizzamento forzato a Microsoft Edge, preinstallato su Windows 10. Resterà ancora in piedi la cosiddetta ‘modalità Internet Explorer’ di Edge, che permette di visitare i siti più vecchi mimando il comportamento in codice del vecchio browser, quando ci si dirige su siti non aggiornati. Pur avendo spinto da tempo Edge, Microsoft non è mai riuscita a portarlo verso percentuali degne di nota, capaci di concorrere seriamente con Chrome. Ad oggi, il nuovo browser di Redmond è poco sopra la soglia del 4,6% di uso globale mentre, al suo picco, Internet Explorer era arrivato a superare il 90%, in anni in cui la concorrenza era però quasi del tutto assente. La prima versione era stata lanciata nel 1995 mentre l’ultima non è più aggiornata dal 2013.
Il colosso di Redmond ha pubblicato quallche settimana fa un nuovo articolo in cui ha ricordato le tempistiche già decise per Explorer, un programma che, per la compagnia, non è più al passo coi tempi, poco sicuro e non in grado di supportare molti dei siti realizzati con tecnologie moderne. Secondo gli ultimi dati di Stat Counter, che analizza anche il mercato dei browser web, Internet Explorer è utilizzato dallo 0,47% di tutti gli utenti mentre all’apice opposto c’è Chrome di Google, scelto dal 62,78% dei navigatori.
La versione corrente del software di Microsoft, numero 11, non riceverà più alcun supporto ufficiale da parte della casa madre e in una fase successiva determinerà un indirizzamento forzato a Microsoft Edge, preinstallato su Windows 10. Resterà ancora in piedi la cosiddetta ‘modalità Internet Explorer’ di Edge, che permette di visitare i siti più vecchi mimando il comportamento in codice del vecchio browser, quando ci si dirige su siti non aggiornati. Pur avendo spinto da tempo Edge, Microsoft non è mai riuscita a portarlo verso percentuali degne di nota, capaci di concorrere seriamente con Chrome. Ad oggi, il nuovo browser di Redmond è poco sopra la soglia del 4,6% di uso globale mentre, al suo picco, Internet Explorer era arrivato a superare il 90%, in anni in cui la concorrenza era però quasi del tutto assente. La prima versione era stata lanciata nel 1995 mentre l’ultima non è più aggiornata dal 2013.