Si riaccende la corsa al metaverso, sfida Meta-Apple

Dopo mesi di buio, si riaccende la corsa al metaverso, il nuovo mondo virtuale travolto dai progressi dell’intelligenza artificiale.

Ad una manciata di giorni dalla conferenza degli sviluppatori di Apple, che si terrà il 5 giugno in cui è previsto il lancio dei visori di Cupertino, Meta scopre le carte del suo nuovo dispositivo per la realtà aumentata e virtuale.

E con tempismo arriva anche l’azienda cinese Opp0.

È stato Mark Zuckerberg in persona, dai suoi profili social, a postare più dettagli su Meta Quest 3, il visore a realtà mista (aumentata e virtuale) di nuova generazione che sarà disponibile in autunno. “È il primo visore per la realtà mista a colori ad alta risoluzione, 40% più sottile e più confortevole, display e risoluzione migliori. Ha un chipset Qualcomm di nuova generazione con prestazioni grafiche raddoppiate e le nostre cuffie più potenti di sempre”, scrive Zuckerberg che dà appuntamento alla conferenza Connect del prossimo 27 settembre, dove verranno dati più dettagli.

Il prezzo del dispositivo di Meta si aggirerà intorno ai 500 dollari, mentre quello di Apple è previsto abbia un prezzo più alto. Secondo le indiscrezioni circolate in queste ultime settimane, il dispositivo con cui Cupertino si rimette in gioco si chiamerà RealityPro, avrà un design curvo e sottile e dovrebbe posizionarsi sul mercato come un oggetto innovativo per i videogame. Anche l’azienda cinese Oppo è scesa in campo nelle ultime ore. Ha lanciato i Mr Glass Developer Edition che promettono esperienze sia di realtà virtuale che aumentata, mista appunto, grazie ad un sistema di videocamere che riescono ad aprire lo scenario circostante per consentire a chi indossa i visori di non perdere cognizione di ciò che ha attorno, sovrapponendo contenuti digitali all’ambiente reale. I Mr Glass si basano sulla piattaforma Snapdragon Xr2 Plus di Qualcomm e non hanno bisogno di essere agganciati ad un computer per funzionare.

Questi dispositivi, oltre a rappresentare una novità hardware che secondo alcune previsioni in futuro potrebbe sostituire gli smartphone, aprono ancora di più alla vasta economia delle app e degli sviluppatori, un business importante per le aziende tecnologiche e non solo. Soltanto per fare un esempio, l’App store di Apple lanciato nel 2008 da Steve Jobs, nel 2022 ha generato vendite per 1.100 miliardi di dollari in tutto il mondo. In 15 anni di attività ha distribuito 320 miliardi di dollari di ricavi agli sviluppatori di tutto il mondo e oggi conta 1,8 miliardi di app.

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